Rischi

1.RISCHIO SISMICO.

I terremoti sono fenomeni che si verificano senza possibilità di preannuncio e pertanto il Piano di Emergenza riguarderà solo la fase di Allarme per interventi post-evento. La gestione del post-evento viene coordinata dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile se l’evento si inquadra in una emergenza di livello nazionale. In caso contrario verrà coordinata dalla Regione. In entrambi i casi, il Comune colpito dal sisma dovrà attivarsi secondo le linee di indirizzo previste dal Piano.

In caso di scosse telluriche di modesta entità, anche prolungate nel tempo, che provocano panico senza che vi siano danni consistenti agli edifici ed alle persone, sono sufficienti le risorse disponibili del Comune che interverrà soprattutto con i propri mezzi avvalendosi se necessario, dall’ausilio di ditte esterne.Nel caso in cui l’evento sismico provochi oltre al panico, danni agli edifici, senza però che si verifichino crolli gravi o danni alle persone, tranne casi numericamente circoscritti, si dovranno porre in essere le misure di emergenza contenute nel presente piano, attribuendo ad Enti, Associazioni e Forze dell’Ordine, compiti meno onerosi di quelli descritti.Se le scosse di forte entità abbiano provocato danni notevoli o crolli d’edifici con coinvolgimento di un numero elevato di persone, ritenendo che l’evento non può essere fronteggiato dalla comunità locale, si coinvolgerà, tramite la Prefettura, la struttura Regionale di Protezione Civile, per l’applicazione di quanto contenuto nel Piano Regionale di emergenza così come indicato nella parte di competenza, oltre a quanto contenuto nel presente piano.La Nuova Classificazione Sismica adottata dalla Regione Campania D.G.R. n°5447 del 07.11.2002 ha classificato il territorio comunale di Macerata Campania alla II Categoria Sismica=S9 ovvero Media Sismicità.

Norme di comportamento:

PREVENZIONE:

  • Allontana mobili pesanti da letti o divani;
  • Fissa alle pareti scaffali, librerie e altri mobili alti; appendi quadri e specchi con ganci chiusi, che impediscano loro di staccarsi dalla parete;
  • Metti gli oggetti pesanti sui ripiani bassi delle scaffalature; su quelli alti, puoi fissare gli oggetti con del nastro biadesivo;
  • In cucina, utilizza un fermo per l’apertura degli sportelli dei mobili dove sono contenuti piatti e bicchieri, in modo che non si aprano durante la scossa;
  • Impara dove sono e come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e l’interruttore generale della luce;
  • Individua i punti sicuri dell’abitazione, dove ripararti in caso di terremoto: i vani delle porte, gli angoli delle pareti, sotto il tavolo o il letto;
  • Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, e assicurati che ognuno sappia dove sono;
  • Elimina tutte le situazioni che, in caso di terremoto, possono rappresentare un pericolo per te o i tuoi familiari.

DURANTE UNA SCOSSA:

  • Non farti prendere dal panico, resta calmo e tranquillizza le persone a te vicine, specialmente i più piccoli;
  • Se sei all’aperto, allontanati da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: potresti essere colpito da vasi, tegole e altri materiali che cadono, non sostare in vicinanza di linee elettriche;
  • Se sei in un luogo chiuso, mettiti sotto una trave, nel vano di una porta o vicino a una parete portante;
  • Stai attento alle cose che cadendo potrebbero colpirti (intonaco, controsoffitti, vetri, mobili, oggetti ecc.);
  • Fai attenzione all’uso delle scale: potrebbero essere danneggiate;
  • Non utilizzare ascensori e montacarichi onde evitare di rimanere bloccati all’interno;
  • Fai attenzione alle altre possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc.

DOPO UNA SCOSSA:

  • Verifica che non vi siano feriti, cerca di restare calmo e tranquillizza le persone a te vicine;
  • Verifica che non vi siano fughe di gas e/o rotture all’impianto idrico;
  • In ogni caso non accendere luce, non usare candele e/o qualsiasi altra fiamma;
  • Usa solo lampade a batteria. In caso di danni alla struttura in cui ti trovi o abiti, fai verificare prima gli impianti elettrici da persone esperte, anche richiedendo l’intervento dell’ENEL;
  • In caso di abbandono dell’edificio chiudi gas, acqua e corrente elettrica;
  • Verifica gli eventuali danni subiti dall’abitazione e in caso si ravvedano situazioni pericolose chiedi il parere di un tecnico (contattare il Comune – Centralino Polizia Municipale) e nel dubbio abbandona la casa; chiudi sempre la casa prima di uscire, così eviti che si verifichi il fenomeno dello sciacallaggio;
  • Se l’erogazione dell’energia elettrica lo rende possibile, guarda la tv o ascolta la radio o vai su internet per conoscere le notizie diramate dalla Protezione Civile in merito all’evolversi della situazione;
  • Non usare il telefono, se non è strettamente necessario. Lascia libere le linee per le comunicazioni d’emergenza;
  • Non avvicinarti ad animali visibilmente spaventati;
  • Non usare l’automobile, lascia le strade libere per i soccorsi. Se ti trovi a bordo, quindi sei in viaggio, evita di percorrere ponti, gallerie, sottopassi e/o strade franate (con edifici pericolanti ai bordi);
  • Evita strade strette o ingombrate;
  • Non sostare sotto cornicioni o muri pericolanti, ma solo in luoghi aperti. Resta lontano dai muri e dagli edifici pericolanti. Non rifugiarsi in cantine, nei sottopassi;
  • Pulisci subito eventuali fuoriuscite di liquidi infiammabili o comunque pericolosi;
  • Resta lontano da eventuali linee elettriche danneggiate;
  • Raggruppa gli altri componenti della famiglia e se necessario abbandona la casa, raggiungendo l’area di attesa e/o di accoglienza per la popolazione stabilito dal Piano di Emergenza comunale e segnalato dalle Autorità.

 

2.EMERGENZA EVENTI METEOROLOGICI AVVERSI.

Per evento meteorologico avverso, è da intendersi qualsiasi fenomeno, fatto, evento o accadimento, che per la sua costituzione e struttura dello stesso, verificatosi in modo naturale, causa danni all’ambiente, alle persone ed alle cose.

Norme di comportamento:

IN CASO DI ROVESCI DI PIOGGIA E GRANDINE:

Le criticità più tipiche sono legate all’incapacità della rete fognaria di smaltire quantità d’acqua considerevoli che cadono al suolo in tempi ristretti con conseguenti repentini allagamenti di strade. Per questo:

  • fai attenzione al passaggio in sottovia e sottopassi, c’è il rischio di trovarsi con il veicolo semi-sommerso o sommerso dall’acqua;
  • evita di recarti o soffermarti in ambienti come scantinati, piani bassi, garage, poiché sono a forte rischio allagamento durante intensi scrosci di pioggia.

E in particolare se sei alla guida:

  • anche in assenza di allagamenti, l’asfalto reso improvvisamente viscido dalla pioggia rappresenta un insidioso pericolo per chi si trova alla guida di automezzi o motoveicoli, riducendo tanto la tenuta di strada quanto l’efficienza dell’impianto frenante;
  • limita la velocità o effettua una sosta, in attesa che la fase più intensa del temporale, che difficilmente dura più di mezz’ora, si attenui. È sufficiente pazientare brevemente in un’area di sosta. Durante la fase più intensa di un rovescio risulta infatti fortemente ridotta la visibilità.

IN CASO DI TEMPORALE:

In generale, devi tener conto della rapidità con cui le nubi temporalesche si sviluppano e si accrescono, e conducono quindi il temporale a raggiungere il momento della sua massima intensità senza lasciare molto tempo a disposizione per guadagnare riparo.

In ambiente esposto, mentre inizia a lampeggiare e/o a tuonare:

  • se vedi i lampi, specie nelle ore crepuscolari e notturne, anche a decine di chilometri di distanza, il temporale può essere ancora lontano. In questo caso allontanati velocemente;
  • se senti i tuoni, il temporale è a pochi chilometri, e quindi è ormai prossimo.

Al sopraggiungere di un temporale osserva costantemente le condizioni atmosferiche, in particolare poni attenzione all’eventuale presenza di segnali precursori dell’imminente arrivo di un temporale:

  • se sono presenti in cielo nubi cumuliformi che iniziano ad acquisire sporgenze molto sviluppate verticalmente, e magari la giornata in valle è calda ed afosa, nelle ore che seguono è meglio evitare ambienti aperti ed esposti (come una cresta montuosa o la riva del mare o del lago);

rivedi i programmi della tua giornata: in alcuni casi questa precauzione potrà – a posteriori – rivelarsi una cautela eccessiva, dato che un segnale precursore non fornisce la certezza assoluta dell’imminenza di un temporale, o magari quest’ultimo si svilupperà a qualche chilometro di distanza senza coinvolgere la località in cui ti trovi, ma non bisogna mai dimenticare che non c’è modo di prevedere con esattezza questa evoluzione, e quando il cielo dovesse tendere a scurirsi più decisamente, fino a presentare i classici connotati cupi e minacciosi che annunciano con certezza l’arrivo del temporale, a quel punto il tempo a disposizione per mettersi in sicurezza sarà molto poco, nella maggior parte dei casi insufficiente.

 

3.EMERGENZA INCENDI DI ATTIVITA’ PARTICOLARI PRESENTI SUL TERRITORIO COMUNALE.

La presenza sul territorio di attività con particolari lavorazioni espone la popolazione e l’ambiente circostante ad un rischio che può manifestarsi in termini di:

  • incendio e conseguente propagazione di un’onda termica;
  • diffusione in atmosfera di sostanze tossiche e/o nocive per le persone e per l’ambiente stesso in forma di fumi, vapori o polveri;
  • esplosione e conseguente propagazione di un’onda d’urto.

Ai fini della pianificazione di emergenza, le attività a rischio predispongono dei Piani di Emergenza Interni (PEI) o Piani di Evacuazione.

La struttura della Protezione Civile, nel caso di emergenza incendi, dovrà essere allertata solamente se l’incendio sviluppatosi sia da ritenere di per se stesso estremamente pericoloso o di estrema gravità per le conseguente connesse alla sua presenza, tanto da minacciare l’incolumità della popolazione o da mettere a repentaglio la salvaguardia dell’ambiente.

Norme di comportamento:

In caso di incidente:

Le Autorità responsabili dell’emergenza possono ordinare l’evacuazione secondo il Piano di emergenza interno (P.E.I.) prestabilito, che fornisce anche indicazioni relative alle modalità di allontanamento e ai luoghi di raccolta.

  • Segui le indicazioni contenute nelle schede di informazione alla popolazione distribuite dal sindaco per conoscere le misure di sicurezza da adottare e le norme di comportamento;
  • Rifugiati in un luogo chiuso per ridurre l’esposizione alle sostanze tossiche, fumi e vapori emesse dallo stabilimento;
  • Chiudi porte e finestre proteggendo gli spiragli con tessuti bagnati, spegni condizionatori ed aeratori evitando l’interscambio di aria con l’esterno;
  • In caso di fuoco segui le indicazioni fornite dai responsabili dell’emergenza;
  • Presta attenzione alle informazioni date dalle autorità attraverso impianti megafonici, altri mezzi ed eventuali segnali: possono fornire utili indicazioni sulle misure da adottare e sulla situazione;
  • Fino al cessato allarme, tieniti informato per seguire le indicazioni fornite dagli organi competenti sulle misure da adottare e sulla situazione in atto;
  • Al cessato allarme, aera gli ambienti e tieniti informato per seguire l’evoluzione del post-emergenza.